mercoledì 13 giugno 2012

RITRATTI

Il post è già stato pubblicato sull'altro mio blog-Acquadifuoco.blogspot.com
Lo riedito anche quì ,come raccolta di memorie

RITRATTI
Antonio tornava da uno dei tanti avventurosi viaggi nei paesini limitrofi in cerca di qualcosa.Qualsiasi cosa potesse essere mangiata venduta barattata in cambio di altro
Eravamo in pieno periodo di guerra:tempi duri e mancava proprio tutto,a tutti.
Con l'amico e “discepolo” Peppe e due asini,era andato fino a Roghudi.




(dopo l'alluvione del 1952 il paese è stato evaquato e trasferito altrove)

Partendo da casa aveva caricato gli asini di legumi-fagioli,lenticchie,fave,patate gli ultimi ortaggi,ed anche del pesce salato,sarde e sardine,principalmente,da barattare o vendere.
E in paese aveva trovato un po di grano,castagne,del formaggio e altri prodotti che la terra e il lavoro costante degli uomini del paese procuravano e con il prezioso carico,tornavano verso casa.
Strade impraticabili,delle strette mulattiere spesso a ridosso di strapiombi ed a valle l'Amendolea,quasi un fiume,navigabile per circa tre Km,al tempo dei romani.
Camminava silenzioso,Antonio,creando qualche problema al suo compagno di viaggio,molto più giovane e non incline alla meditazione.
Giunti finalmente sul ponte che sovrastava il torrente,si è fermato, per guardare parte della strada appena percorsa e qualche gruppo di case,testimonianza del paese che avevano lasciato.
“Cosa guardi,'Ntoni,che c'è?”
“Niente,ma finamente mi è venuta! Ascolta”
Peppe aspetta ,in silenzio e Antonio finalmente inizia a parlare.
Camminando aveva cercato e limato dei versi per una poesia.

“Vinni meravigghiatu di Roghudi
non sacciu comu campanu ddi mari
i casi fatti supra a nu rrumbuli
e ntornu ntornu ndannu ddu jhumari.
L'omini parinu testi di muntuni
i fimmini sembranu crapi campanari.
E vannu a lu mulinu,schieri schieri,
partinu strippi e tornanu lattari.”

Antonio non era un poeta,ma se la cavava molto bene con le parole,anche troppo,dicevano i suoi avversari politici,perchè i suoi discorsi,i suoi ragionamenti coinvolgevano,convincevano e difficilmente si faceva trovare impreparato.Lo chiamavano il filosofo della politica,ma di questo racconterò un'altra volta,forse.


(I versi sono in dialetto calabrese,quasi arcaico,e tenterò di dare una probabile traduzione:
“Sono meravigliato del paese di Roghudi
non so come vivono quei poveretti
le case costruite su un cucuzzolo
(il paese)è circondato alla base da due torrenti
gli uomini assomigliano a caproni
le donne somigliano a capre rumorose
(le donne)vanno al mulino,a gruppi
partono infeconde e tornano col latte.”

-Come dire che chi va al mulino si infarina.

(gli accostamenti di uomini e donne ad animali domestici forse era dovuto anche al modo di vivere in certi ambienti e in situazioni di promisquità,di misera di ignoranza)
Pubblicato da chicchina a 08:09
Etichette: paesi, uomini

10 commenti:

  1. E' bello questo personaggio che medita, con incedere lento, un pò poeta del paesaggio e della vita. Bel ritratto cara, un abbraccio grande.

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  2. Ti ringrazio Riri,sempre belli i tuoi commenti.Un ritratto cui sono molto legata,ora nel ricordo.ti abbraccio anch'io,un po acciaccata,ma tenacemente presente...
    Ciao

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  3. Cara, un saluto affettuoso e confido sempre nella tua presenza amica:-) Buon fine settimana.

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  4. Ci sono,e mi fa piacere sentirti,anche se a distanza.Ma l'amicizia non ha confini,ha solo bisogno di essere alimentata e noi questo facciamo,in attesa di... incontri ravvicinati.Unabbraccio e un sereno fine settimana.

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  5. Cicchina, per questa sera ritorno a casa, sono stata due giorni da Laura e leggerò tutti con calma.
    Anche se qui il portatile c'e ma non e comodo come il mio di casa, che e' tutto bello grande.
    Un bacione

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  6. Ciao Chicchina, versi reali dovuti alla realtà di quel momento e dove gli occhi di Antonio hanno saputo raccogliere oltre alla miseria ma il momento di un'epoca e in mancanza di una macchina fotografica, comunque, ha saputo immortalarli in versi, versi che sono arrivati fino a noi, anche grazie a te.

    Un abbraccio, ciao!

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  7. Bbuon rientro,Rosy.Casa dolce casa...
    Ci sentiremo con calma,cerca di stare bene,per il resto tutto OK.
    Un abbraccio e buon fine settimana

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  8. E' il compito di chi viene dopo,raccogliere le memorie e tentare di farle rivivere,in qualche modo.
    grazie Rosy ed un abbraccio.

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  9. Cara Chicchina .
    Sono capitata per caso quì , non sapevo che fosse il tuo blog . Ora devo andare a nanna , sono le 23.39. Poi ripasserò per ammirare le immagine e per leggere le tue memorie .
    BUONA NOTTE LINA

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  10. Ciao Lina,felice di incontrarti anche qui.Ci sono cose mie e altre "prese in prestito" da amici.Spero ti piaccia.
    Un buon fine settimana.

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