lunedì 13 luglio 2015

LA GINESTRA-


Arbusto molto diffuso in tutta l'area mediterranea,copre colline e sentieri,e con i suoi fiori gialli,rubati al sole,annuncia l' estate,il caldo,il frinire delle cicale.


Ma per me è qualcosa di più:mi ricorda l'infanzia,quando curiosa,mi accompagnavo alle donne del rione,compresa mia madre,per la raccolta degli steli e la successiva preparazione della fibra di ginestra.
Un lavoro lungo e laborioso,per la mia giovane età ero di intralcio,ma ogni tanto la spuntavo.
Si partiva prestissimo,le donne fornite di forbici speciali,grandi fazzoletti in testa,o qualche cappello,perché il sole arrivava in fretta e bruciava la terra e gli uomini.
Si sceglievano le piante più giovani e verdi,si tagliavano gli steli non ancora fioriti,che si raccoglievano in mazzetti.



Legati e portati a casa,venivano bolliti in grosse caldaie,quelle usate generalmente per fare il bucato grosso,per capirci.


Successivamente si portavano a macerare in vasche di acqua corrente-
C'era un piccolo torrente che forniva acqua per l'irrigazione.Le donne creavano delle piccole vasche a scalare,ognuno aveva la propria.
Quando le fibre,macerate,iniziavano a staccarsi dallo stelo legnoso,era il momento:si tiravano i mazzetti dall'acqua e si strofinavano sulla sabbia sottile e bianca che le piene invernali del torrente avevano depositato ai margini.Si otteneva una massa stopposa di fibre ingarbugliate, ancora sporche di sabbia e residui di materiale verdastro.
Si passava a lavare le stesse,lungo una condotta che convogliava l'acqua per l'irrigazione dei giardini di bergamotto.


Quando riuscivo ad accompagnare mia madre o altre signore del vicinato,era una grande festa:osservavo,copiavo ogni gesto con precisione,rubavo un po di fibre per lavarle e farle asciugare al sole,sarebbe stato il mio bottino...E poi c'erano le colazioni ,seduti sui sassi levigati,all'ombra di qualche oleandro,cose appetitose,condivise e consumate insieme,condite di allegria, chiacchiere,risate che facevano dimenticare anche la stanchezza.


Colazione decisamente meno elaborata di questa ma molto appetitosa e saporita!
La filiera era davvero completa,la ginestra veniva cardata,filata e trasformata in coperte, un po ruvide,ma ingentilite da disegni e inserti di fili precedentemente colorati.Colori naturali, con i fiori di ginestra,le bucce di melograno,il mallo delle noci.C'erano anche dei fili color rubino, e rosso.


Le fibre più lunghi e morbide venivano filate e poi tessute per tovaglie,lenzuoli e altri capi per la casa.La parte più stopposa e corta veniva usata per riempire i materassi.Niente veniva sprecato.
Probabilmente in altre parti della Calabria o altrove la lavorazione di questa fibra era fatta in modo diverso,ma questi sono i miei ricordi personali,per la zona ionica dove vivevo,e risalgono comunque ad oltre sessanta anni fa.

La tentazione di scriverne mi è venuta leggendone su f.b.e condividendo il post,con foto e bellissimi versi, di" In Calabria ti guido io."del 12 giugno 2015


Tutte le foto sono state prese dal Webb.

15 commenti:

  1. Che bello avere queste cose da ricordare! :-) Sono cose di un tempo che non verranno mai ripetute... e per questo preziose ;-)
    Un caro saluto :-)

    www.wolfghost.comhttp://scrivoescambio.blogspot.com/

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    1. Hai ragione,possiamo conservare e tramandare il ricordo.Certo,da qualche parte si tenta ancora,in modo più razionale,ma il tempo è andato..E pensare che la natura regalava e regala tutto,in cambio un po di lavoro , fantasia e buona volontà.Grazie Wolf

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    2. E' vero, e adesso a vederla abbandonata e distrutta così, la Natura, piange davvero il cuore :-(

      www.wolfghost.com

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  2. Ci vuole volontà e rispetto per conservare la natura al meglio,anche senza legarsi esclusivamente al passato.Il passato deve aiutare a capire e guardare con intelligenza al futuro.Un saluto cordiale.

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  3. Non sapevo che dalle ginestre si potessero trarre queste meraviglie...
    Di per se è un fiore che amo molto perchè mi da gioia solo il vederlo!
    Un bacio enorme Chicchina mia!

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  4. Ci da l'allegria dei fiori e dei colori,il verde,quando copre l nostre colline,ma sa rendersi utile anche per altro.Ho un rotolone di tessuto di ginestra,no so osa fare,ma è una cosa preziosa per me,faro dei tappeti,o delle stuoie..Ti abbraccio nella.

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  5. Bello questo post Chicchina. Grazie di cuore
    Maurizio

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  6. Grazie a te,Maurizio,per aver apprezzato.E' un ricordo che dovevo alla mia mamma e a tante donne che sanno utilizzare al meglio quello che la natura offre..Ciao.

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  7. Delle ginestre, un tempo molto diffuse anche nei boschi del novarese, ricordo soprattutto gli stupendi fiori gialli.

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  8. I fiori belli e profumati contornano le nostre colline italiane.Da noi la si usava per ricavare fibre,e so che in questo periodo c'è un nuovo interesse allo sfruttamento,anche per le migliorate tecniche di lavorazione.Un caro saluto

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  9. Oh, vedo che non hai più pubblicato... ma comunque ci sono tuoi commenti recenti, quindi nulla di grave :-)
    Ti lascio un caro augurio per un buon 2016, te ed a tutti i tuoi cari :-)
    www.wolfghost.com

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  10. Vado a rilento,anche con i commenti agli amici di blog,qualcosa di arretrato in casa..
    Ti ringrazio per gli auguri che ricambio,per il resto tutto bene.Ciao

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. Te deseo FELIZ AÑO 2.016 LLENO DE ALEGRÍAS.

    Manolo
    SEVILLA (España)
    .

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